Lettera apologetica in riposta alle osservazioni sulla digestione del Sig. Giovanni Hunter / del. Sig. Abbate Spallanzani, r. professore di storia naturale, e presidente del Museo nella R.I. Universita di Pavia.
- Spallanzani, Lazzaro, 1729-1799.
- Date:
- MDCCLXXXVIII [1788]
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Credit: Lettera apologetica in riposta alle osservazioni sulla digestione del Sig. Giovanni Hunter / del. Sig. Abbate Spallanzani, r. professore di storia naturale, e presidente del Museo nella R.I. Universita di Pavia. Source: Wellcome Collection.
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![^. XXX. „ In vifla di quefte efperienze non corrìfpondenti 5, a' miei defiderj, mi accorfi eflere neceffario prendere la cofa „ più da alto , voglio dire valendomi di uccelli più immaturi , 5, anzi per mapgior fìcurczza, che ufciti folfero allora dall'uovo, 3, e in confeguenza che guflata ancor non aveffero l'efca mater- „ na. Tali uccelli, che fimilmente furono colombi torrajuoli, non 5, avevan di fatto, come doveva fuccedere , pietruzze di forta ; 5, e parecchi di effi mi preH io la pena di cuftodirli, tenendoli 5, in fito caldo per tutto quel tempo , che erano ancora fveftiti „ di penne, e alimentandoli , finché atti fodero a mangiare da „ fé. In feguifo li racchiu/ì in gabbia, appreflando loro il cibo „ feguente . Dapprincipio fu veccia macerata nelf acqua, indi „ veccia afciutta e dura , che fu poi T alimento , che profeguii „ fempre a fomminiflrare ad eflì. Solamente trafcorfo un mefe, „ da che mangiavan da fé, io cominciai a frammifchiare aì cibo „ di tanto in tanto de' corpi duri, come alcuni rari tubetti di „ latta, qualche vuota sferetta di vetro , varie picciole fchegge 5, di vetro altresì rea taluno de' colombi non feci prendere, che 5, uno di quefìi corpi. Dopo due giorni furono tratti a morte, „ Neffuno dei colombi avea nel ventriglio la menoma pietruzza , „ eppure i tubetti di latta erano fchiacciati , le sferette, e le „ fchegge di vetro rotte e fmuffate : e tutto quefto fuccedeva „ egualmente ad eflì corpi folitariamente cfiftenti dentro a* ven- „ trigli, fenza che appariffe giammai nelle loro tonache il più „ picciolo sfregio. ^. XXXI. „ Non mi contentai di querta fola fpecie di uc- 5, celli. Apportatamente feci covare ad una gallina d'india più 5, uova, parte fue , parte di gallina no(ì;rale ; e in quel che na- „ fcevano i puicinetti , ne prendeva io la cura , ufando quelle „ diligenze, che praticato avea nei colombi ( §. XXX. ). Li cu- „ ftodii per giorni 5J in diverfe gabbie, loro appreflando in 5, quefto tempo var] femi cereali; e folamente fu gli ultimi giorni „ del viver loro gli imbeccai co' foliti corpi duri , e non dige- ,, ribili. Efaminati in feguito i loro ventrigli, erano bensì af- „ fatto privi di pietruzzole, ma non per quefto e le fchegge, e : _t-i : j: .„ ^ : ^..i : j: i.^.. _ ir • j* nr „:a _ 5J i globetti di vetro, e i tubetti di latta non lafciavano d'^elfere più o 5, meno rotti, più o meno ammaccati. Ecco adunque decifa una volta 5, la famofa quefìione delle pietruzze annidanti ne' ventrigli di varf y, uccelli, per sì lungo tempo dagli Autori agitata , voglio dire ,3 che allo fpezzaniento de' corpi più duri, e de' corpi ftranieri C](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b21167692_0025.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)