La mia pratica chirurgica : all' Ospedale Maggior di Milano 7 Maggio 1894-25 Settembre 1905.

  • Rossi, Baldo.
Date:
1905
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Credit: La mia pratica chirurgica : all' Ospedale Maggior di Milano 7 Maggio 1894-25 Settembre 1905. Source: Wellcome Collection.

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    L’ etero-iiarcosi non espone mai a quelli allarmi del- r inizio, a quelle morti brusche durante le prime inalazioni, che il più delle volte sembrano provenire, come dice Lejars, da una spaventevole fatalità. Ho potuto inoltre osservare come V eterizzazione dopo le operazioni lunghe, e specialmente dopo gl’interventi sul ventre, non dà mai uno stato di shock tanto accentuato quanto lo si osserva colla narcosi cloroformica. Per tutte queste considerazioni io ho adottato la nar- cosi eterea e limito Puso del cloroformio a casi speciali, nei quali l’azione dell’etere può tornare nociva, special- mente nelle alterazioni degli organi polmonari, nelle opera- zioni sul cervello. — Ho adoperato qualche volta anche il sonnoformio per anestesia nelle operazioni di poca durata, quali le riduzioni di lussazioni. —- Questo anestetico risponde bene in tali interventi, perchè non lascia alcun disturbo. Solamente per ammalati in condizioni gravissime, o per piccole operazioni, do la preferenza all’anestesia locale col cloruro d’etile, coll’iniezione alla Schleisch, coll’inie- zione di cocaina all’uno per cento. — Quando si tratta di operazioni sulle dita, quest’ultima (2 centim. cubi), è prece- duta da applicazione del laccio emostatico di Esmark sull’ arto. Ho trovato ultimamente utile l’associazione dell’adre- nalina alla cocaina. Non ho esperienza personale sulla sco- pulanina. Non ho mai voluto usare la rachicocainizzazione, anche nei momenti del maggior favore. — Ho sempre pensato che il metodo non potesse offrire i vantaggi che sono affermati dai sostenitori, avendo potuto constatare che inie- zioni di due centi grammi di cocaina, quali sono richieste ])er r anestesia, hanno in qualche caso dato dei fenomeni di intossicazione, anche se praticate in località meno deli- cate dello spazio aracnoideo. Della poca praticità del metodo potei poi convincermi (le visti, presenziando alle operazioni del più fervente soste- nitore, il Prof. Tufher. Come apparecchio per eteronarcosi do la preferenza