Quattro casi di rinoscleroma : contributo clinico, istologico e batteriologico allo studio di quest'affezione ed esperienze sulla concorrenza vitale fra il bacillo del rinoscleroma e lo streptococco dell'eresipela / pel Dott. Augusto Ducrey.

  • Ducrey, Augusto.
Date:
1893
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Credit: Quattro casi di rinoscleroma : contributo clinico, istologico e batteriologico allo studio di quest'affezione ed esperienze sulla concorrenza vitale fra il bacillo del rinoscleroma e lo streptococco dell'eresipela / pel Dott. Augusto Ducrey. Source: Wellcome Collection.

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    aolari, che si colorano piuttosto debolmente. Il corpo mucoso di Malpighi rappresentato appena da qualche rango di cellule ed anche queste alterate, con processi spinosi poco o nulla discernibih, spesso rigonfie, irregolarmente disposte e circondate da elementi d infiltra- zione; nessuna traccia di cellule cilindriche (Vedi Tav. Ili, fig. 3 )• Nel derma, nei punti dove la malattia s'inizia, l'infiltrazione cel- lulare si circoscrive quasi esclusivamente a mo' di corona o di colla- retto intorno intorno ai vasi, con poche cellule disseminate nel con- nettivo normale del tessuto, dove non mancano anche le fibre ela- stiche. Questi singoli focolai gradatamente più numerosi confluiscono in focolai maggiori, contemporaneamente al proliferare delle cellule fisse del connettivo, e ne risulta in tale guisa una infiltrazione in al- cuni punti fitta così da mascherare quasi totalmente lo stroma del tessuto (Vedi Tav. IV, fig. 3). È difficile però che, a forte ingran- dimento, anche in questi focolai serrati d'infiltrazione, non si scor- gano delle fibre dehcatissime di connettivo, per quanto scarse, mentre in punti dove gli elementi linfoidi sono in numero minore, si os- servano fasci connettivali di varia dimensione. Nello esame dei preparati riesce grandemente agevole notare i tratti dove l'infiltrazione cellulare, rappresentata ancora nelle vicinanze da grossi focolai, ha lasciato posto a giovane tessuto connettivo di nuova formazione, ancora discretamente vascolarizzato, più o meno ricco di cellule fusiformi. (Vedi Tav. Ili, fig. 4*.) Uno studio accurato di queste cellule d'infiltrazione mostra come il maggior numero di esse sieno rotonde, a protoplasma nettamente granuloso ed il più spesso contenenti un nucleo frammentato in pic- cole masse irregolari o con nucleo puntiforme nel centro; altre sòno appiattite, un po' più grandi, a carattere epitelioideo e meno granu- lose, con grosso nucleo e nucleolo; altre sono più grandi ancora, ri- gonfie, con protoplasma indistinto, nucleo poco ben visibile 0 senza nucleo e talfiata con vacuola centrale. Non è raro in mezzo alle cellule d'infiltrazione teste descritte, delle quali si può studiare il vario grado d' alterazione , scorgere qualche cellula granulosa di Ehrlich, qua e là disseminata (Tav. IV, fig. 3*); ma ciò che più importa e che colpisce nello esame dei preparati è la presenza di quei corpi rotondi, di cui abbiamo già fatto cenno par- lando del reperto dei preparati a fresco , conosciuti oramai universal- mente sotto il nome di globi ialini, e già dal Pelltzzari ben noti e ben descritti nella sua pregevole monografia. Sono dei corpi omo- genei, di grandezza molto varia, che hanno grande affinità per i colori basici di anilina, d'ordinario globosi, isolati o aggruppati